mercoledì 29 maggio 2013

Fai-da-te

Non c'è niente da fare, lo sanno tutti, l'hanno attesa in molti, altri invece non ci pensavano nemmeno, c'è chi l'ha guardata con sospetto, chi l'ha desiderata, chi non l'ha nemmeno considerata, chi la vedeva troppo lontana, chi troppo vicina.. ma la fine dell'anno accademico è arrivata per tutti!
E tra la preparazione di un esame e l'altro, tra l'ardua scelta dello studiare a casa, in aula studio, al Valentino o al Circolo dei Lettori, la mente spesso vaga.. cosa farò l'anno prossimo? come sarà la mia vita da fuori sede veterano? rifarò la tessera del ToBike? no assolutamente l'anno prossimo quel tavolino lo cambio, cambio casa, quel divano va tolto, quella tenda troppo corta mi fa schifo, voglio recuperare una pianta, il mio coinquilino mi ha rubato la tazza, mi serve una lampada, una sedia nuova, la caffettiera, la bicicletta. Insomma, grandi progetti!E il web a questo punto diventa una fonte abbastanza infinita di informazioni.. 
Noi siamo rimasti affascinati dalla miriade di siti sull'arredamento fai-da-te. Un po' sbatti, è vero, ma assoluamente cheap e assolutamente funny! Dal divano costruito con i bancali, alle lampade costruite con le bottiglie vuote del latte o del vino, alla libreria costruita con le cassette della frutta, allo sgabello con vecchi pneumatici.. insomma, lasciatevi prendere! 


RACCONTATECI voi che farete (o che avete già fatto)!

martedì 14 maggio 2013

Tessere, cards, billettes, cartes



Secondo post dedicato agli OGGETTI che un fuori sede deve avere per vivere a Torino.
Facciamo un piccolo remember: il primo oggetto che vi abbiamo segnalato era la  cartina diTorino centro.

Vorremmo attirare la vostra attenzione su un oggetto, o meglio, un set di oggetti che imparerete presto sono indispensabili.
Colui che ha inventato lo spazio per le tessere nei portafogli, è stato sicuramente uno studente fuori sede a Torino. Lo studente fuori sede nella sua prima settimana a Torino ha nel portafoglio due tessere: la tessera del ToBike o quella della Gtt e la carta prepagata. Dalla seconda settimana imparerà che a Torino ogni cosa ha la sua tessera ed ogni tessera ha la sua dose di opportunità! Quasi alla fine dell'anno accademico noi abbiamo nel portafoglio: la smartcard dell'università, con cui hai sconti -non troppi- su mense e abbonamenti; le tessere dei supermercati per cui ti senti molto scaltro e spendi poco guadagnando punti; la tessera della burgheria che dopo cinque pranzi vinci un fantastico premio; la tessera Arci per cui entri a qualsiasi evento molto figo o a qualsiasi cena molto cool&cheap o a qualsiasi concerto; la tessera delle biblioteche civiche con cui leggi romanzi, guardi film, studi libri in modo assolutamente gratuito e in un tempo assolutamente esteso; la tessera della biblioteca nazionale con cui non compri più un libro universitario (ed impari tuo malgrado quanto la burocrazia a volte possa essere definitivamente.. burocratica!); la tessera delle piscine comunali con cui nuoti tutto l'anno; la tessera cus con cui oltre a nuotare fai un sacco di altre cose; la tessera musei con cui entri gratis nelle esposizioni, nei musei, nei palazzi storici della città.


E tu quante tessere hai?


giovedì 9 maggio 2013

Gelato al quadrilatero


     Questo è il quadrilatero:

Come potete notare, il quadrilatero è un quartiere che perfettamente si inserisce nella planimetria tipicamente romana della città. Infatti al suo interno ci sono le Porte Palatine e il Teatro Romano.
Due cose avete imparato appena trasferiti -e se dite di no, muovetevi a prenderne coscienza-: la prima è che quando un torinese ti dimostra che Torino ha dato i natali a qualunque cosa (il panettone, lo spritz, Mozart, Papa Francesco, il calcio, la musica classica, l'aperitivo) non bisogna mai e poi mai provare a contraddirlo (e soprattutto non dire mai che il panettone è nato a Milano!). La seconda è che la città è costruita ad enormi quadrati; per cui quando ti perdi usa la tua cartina di Torino centro oppure ricordati che basta pensare a quattro lati e subito ritrovi la strada di casa.
Passeggiare per il quadrilatero -escluso il weekend, troppa gente che fa shopping-, perdersi tra le sue vie di ciottoli, immergersi nell'atmosfera medievale, scoprire quell'angolo incantato dietro alla Consolata.. la città si dimentica in un istante! Anche di sera, è pieno di locali che costano poco e sono davvero suggestivi, le luci soffuse, la musica onnipresente.
Abbiamo provato tutte le gelaterie che abbiamo incontrato nelle nostre passeggiate.
La più ovvia e famosa gelateria del quadrilatero è Grom. Ma non ha vinto lei la nostra prova del pistacchio! Buono, non c'è che dire, ma a Mr Grom consigliamo di abbassare i prezzi e sopratutto che non si può mettere sul cono un gusto sopra l'altro che lo devi mangiare uno alla volta! Si perde tutta la magia..
Una menzione particolare va alla gelateria della catena Più di un gelato. Buono e leggero, per una giusta causa: ci ricorda che il gelato più buono è quello condiviso.

Per il nostro gelato al quadrilatero, abbiamo eletto la pasticceria e gelateria Testa in largo IV Marzo. Dove il gelato è cremoso, non troppo freddo e il gusto si sente dal profumo. Vi cosigliamo di assaggiare il gusto mandorla e nero sicilia. E quando la dolcissima signora al banco vi chiede con un sorriso "biscottino?", ditele di sì: scoprirete che il biscottino è un biscotto e non una semplice cialda e che è enorme, fresco e davvero buonissimo. Noi non vediamo l'ora di assaggiare le brioches! Si affaccia su una piazzetta alberata e tranquilla; comode panchine e cuscini disposti attorno la piazza rendono ancora più rilassante la pausa gelato. 
Prezzi normali per il centro (2 euro 2 gusti).




Prova del pistacchio superata brillantemente con un 9!

martedì 7 maggio 2013

Se il pistacchio sa di base.. non ha senso!!

Amiche ed amici fuori sede che ne dite di un gelato?
sì, ma a Torino sembra ci siano più gelaterie che in Sicilia.. e dove lo porto il fidanzato che mi viene a trovare quando ci viene voglia di un gelato? e la nonna accaldata dal sole primaverile? e dopo una giornata di lezioni che hai quella fame che non ci vedi, come fai a decidere tra le duemila gelaterie che hai incrociato ogni giorno per tutto l'inverno e che guardavi sospirando?? anche scegliere di percorrere Via Po a destra o a sinistra può essere un problema.

Bhe, innanzitutto ci sono tre caratteristiche che solo chi fa il gelato veramente buono sa, per cui quando entrate in una gelateria state bene attenti:
la numero 1  se il gusto pistacchio sa di base, ovvero quel gusto dolce e neutro che solo la base del gelato ha, ma che evidentemente non è pistacchio: non ha senso andare oltre!
la numero 2  se il gelato è troppo freddo, non sa di niente.
la numero 3  se ha un colore tipo evidenziatore, non è buono.

Nelle prossime settimane proveremo per voi tutte le gelaterie di Torino divise per quartieri -
dal Quadrilatero a San Salvario, da Borgo Dora a Corso Vittorio ed infine il Centro nei dintorni di Palazzo Nuovo e del Cle- e le sottoporremo alla prova del pistacchio!



Avete gelaterie da segnalare?? SCRIVETECI qui sotto!!